martedì 31 ottobre 2006

Accadde oggi

Ci siamo, oggi è l'ultimo giorno a Porzano. Oggi pomeriggio porto tutta la mia roba a Manerbio, nuova sede del mio lavoro. Giovedì comincio questa nuova esperienza che spero, anzi sicuramente, mi aiuterà a crescere professionalmente.

Stasera si festeggia Halloween. Non che me importi più di tanto, è una festa come un'altra, che ci sia o meno non mi cambia la vita. Quello che mi stupisce è l'accanimento di alcune persone, la Chiesa in primis, contro questa ricorrenza. Potrei capire di essere contrari a questa festa se avesse mantenuto i suoi caratteri originali di festa pagana in cui si credeva che in questa notte i morti andassero in cerca di corpi da possedere ma non è più così visto che ormai è una festa puramente commerciale come lo è il giorno di S.Lucia. Halloween ha perso la sua connotazione pagana ancora dall'834 quando la ricorrenza di Ognisanti è stata spostata al 1 novembre in modo da contrastare la festa pagana(che indicava anche l'inizio dell'inverno, un pò come il giovedì grasso di metà quaresima, in cui si brucia la vecchia, indica l'inizio della primavera), il nome Halloween deriva appunto dalla festa di Ognisanti, sarebbe infatti la contrazione di All Hallows Eve ovvero la vigilia di Ognisanti.
Io non ci vedo niente di male nello sfruttare questa occasione per divertirsi, lo vedo come una sorta di carnevale, però è un parere personale e ognuno è libero di pensarla come vuole.

Stasera alle Iene andrà in onda(salvo veti) un servizio sui preti pedofili. O meglio su come i colleghi di questi si comportino davanti a una denuncia. Una "iena" si è finta la madre di un bambino vittima di un sacerdote. I consigli dei sacerdoti sono stati quello di non dire niente al marito e di non denunciare il sacerdote alle forze dell'ordine ma di parlarne ai superiori di questo. Quando la finta mamma ha chiesto cosa sarebbe successo al sacrdote incriminato gli è sato detto che sarebbe stato trasferito.
Che riguardo a questi fatti l'omertà sia una prassi è cosa nota, basti pensare a quanti processi e denunce nei confroni di preti non sono stati resi noti e io potrei farne un esempio riferito a Brescia. Mi piacerebbe poter parlare con uno di questi per chiedergli il perchè lo ha fatto. Con che coraggio ha professato in chiesa la sua fede, ha ottenuto la fiducia di numerose persone e poi si è macchiato di un reato che lo rende peggio delle bestie. Probabilmente non ce la farei a chiederglielo, l'unica cosa che riuscirei a fare sarebbe sputargli in un occhio.
Non voglio generalizzare e a chi lo fa ho sempre portato la mia testimonianza sul fatto che esistono anche preti coi quali si può dialogare ed esserne amici senza il timore che te lo mettano in quel posto. Fanno anche loro le loro cazzate ma siamo esseri umani e sbagliare è nella nostra natura.

Per qualcuno l'apparenza è tutto.

Johnny "denunciate quei pezzi di merda" Manent

venerdì 27 ottobre 2006

Piccole soddisfazioni di una vita di merda

Domani sera alla birreria Stratos di Castiglione delle Stiviere un evento straordinario:

I PELLAGRA
live in concert
Piccole soddisfazioni di una vita di merda

I Pellagra cominceranno a suonare verso le 22.30-23. Tutto il fans club è caldamente invitato a partecipare.
Per raggiungere lo Stratos quali indicazioni migliori se non quelle del chitarrista dei Pellagra:

"Per lo Stratos basta che, arrivati a Castiglione, voi proseguiate sempre dritti in direzzione Guidizzolo (Mantova) e quando vi trovate sulla sinistra il supermercato AEO entrate nel parcheggio e lasciate giù la macchina...
L'entrata dello Stratos la trovate a sinistra del supermercato, basta che camminate per qualche metro nella vietta che trovate a sinistra....
in caso di difficoltà basta che seguiate l'odore della birra..."

Johnny "ubriachiamoci" Manent

giovedì 26 ottobre 2006

Sempre più di rado

Ultimamente sto trascurando il blog, dalla quasi quotidianità sto passando al bisettimanale e tra poco potrebbe essere anche peggio.
Da giovedì 2 novembre si cambia. Il tanto bisogno di cambiamento nella vita del Johnny arriva e non lo trova così preparato come sperava. Martedì sono andato a vedere la mia nuova postazione di lavoro a Manerbio e devo dire che non ne sono stato molto entusiasta, l'ingegnere che avrò in parte mi è sembrato simpatico, il problema è che non potrò perdermi via a fare post sul blog o madare mail cazzone anche se magari nella pausa pranzo...
La mia mitica Fiesta non sta troppo bene, dopo 15 anni di onorato servizio sta tirando gli ultimi colpi. Oggi è andata dal dottore perchè quando passo sembra che stia passando un trattore con la marmitta buca. Spero che duri ancora qualche mese visto che ho appena pagato l'assicurazione(fortunamente semestrale), mi dispiace mi ero affezionato. Ormai in paese era riconosciuta da tutti, era l'unica Ford del 91 con la targa nuova, un rumore da 4000 di cilindrata e 10 cm in meno di cofano(cosa strettamente legata alla targa nuova).

Stanotte ho sognato che andavo a vivere a New York. Che sia premonitore?

Johnny "qualche novità" Manent

lunedì 23 ottobre 2006

Un dubbio amletico

Vi siete mai trovati in una situazione in cui dovete scegliere tra due cose che vi piacciono? Del tipo uscire con una tipa o devastarsi di birra con gli amici?
Se sei sicuro che la tipa te la da non è che ci pensi tanto, la birra la bevo un'altro giorno. Se però la tipa è la classica FdL(Figa di Legno e causa principale di onanismo) allora è meglio puntare sulla collassata in compagnia e non perdere tempo, magari nei fumi dell'alcool troverai l'anima gemella(in genere un cesso che normalmente non avresti mai cagato di striscio). Nel secondo caso, come giustificazione, bisogna ricordarsi una legge universale secondo cui "Non esistono ragazze brutte, sei tu che non sei abbastanza ubriaco".
Da queste domande esistenziali nasce questo confronto Figa vs Birra

- Una birra è sempre bagnata. La figa va incoraggiata. Vantaggio: birra.
- Una birra fa schifo servita calda. Vantaggio: figa.
- Una birra ghiacciata ti soddisfa. Vantaggio: birra.
- Se ti ritrovi un pelo nei denti bevendo birra potresti aver voglia di vomitare. Vantaggio: figa.
- In una scatola vengono 12 birre, la figa è una scatola dove puoi venire. Vantaggio: figa.
- Se torni a casa puzzando di birra, tua moglie ti rimprovera. Se torni a casa puzzando di figa, tua moglie potrebbe lasciarti. Vantaggio: pari (punti di vista!)
- Dieci birre in una notte e non puoi piu' guidare. Dieci fighe in una notte e non c'è più bisogno di guidare. Vantaggio: figa.
- Compra troppa birra e diventi grasso, compra troppa figa e diventi povero. Vantaggio: pari.
- Se ti fai una birra in un locale affollato, è normale. Se ti fai una figa in un locale affollato, diventi un mito. Vantaggio: figa.
- Se un poliziotto ti sente addosso puzza di birra, potrebbe arrestarti. Se un poliziotto ti sente addosso puzza di figa, potrebbe offrirti una birra. Vantaggio: figa.
- La birra, più è stagionata, meglio è. Vantaggio: birra.
- Se ti fai una birra con un preservativo indossato, non senti la differenza di gusto. Vantaggio: birra.
- Se ti chiedi sempre come sarà la prossima figa, sei normale. Se ti chiedi sempre come sarà la prossima birra, sei alcolizzato. Vantaggio: figa.
- Strappare l'etichetta da una bottiglia di birra è divertente. Strappare le mutandine da una figa, è MOLTO più divertente. Vantaggio: figa.
- Lo stato tassa la birra. Vantaggio: figa.
- Se provi a farti una birra durante il lavoro potresti essere licenziato. Se provi a farti una figa durante il lavoro, potresti essere arrestato con l'accusa di molestie sessuali. Vantaggio: birra.
- Se ti cade una birra, potrebbe rompersi. Se ti cade una figa, potrebbe prenderti a calci in culo come il cane che sei. Vantaggio: birra.
- Se cambi birra, potresti amaramente ricordarti del vecchio sapore. Vantaggio: figa.
- La più bella figa che ti sei mai fatto, non è scomparsa appena te la sei goduta. Vantaggio: figa.
- La peggiore figa che ti sei mai fatto, non è scomparsa appena te la sei goduta. Vantaggio: birra.

Figa batte birra: 12 - 6

Johnny "two beer or not two beer" Manent

venerdì 20 ottobre 2006

Un weekend di Cinema

Questo fine settimana voglio dedicarmi un pò al Cinema con la 'C' maiuscola. Visioni previste in questo weekend sono tre film che ritengo uno più bello dell'altro.



Forse uno dei migliori film interpretati da Robin Williams in cui veste i panni di un dj che con il suo programma radiofonico da un pò di conforto alle truppe americane impegnate nel Vietnam.

"Goooooooooooood Morning Vietnam"







Questo film manca alla mia collezione di mafia-movie, ne ho letto un pò su internet e promette molto bene. La trama l'ho presa da FilmUP.
Henry Hill, figlio di emigranti italo-irlandesi, fin da giovane entra a far parte della piccola mafia dei quartieri poveri di New York. Ma ben presto scopre la ferocia dei boss locali che usano chiamarsi fra di loro "bravi ragazzi".
"Che io mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster. Per me fare il gangster è sempre stato meglio che fare il presidente degli Stati Uniti".



Per finire un capolavoro, l'unico film di Stanley Kubrick che riguarderei più di una volta, l'ho visto molto tempo fa ma mi è rimasto impresso nella memoria.
Indimenticabili i dialoghi tra il sergente Hartman e i soldati che devono prepararsi per andare in Vietnam.

Soldato Joker: Quelle sono cartucce cariche?
Soldato Palla di Lardo: 7.62 blindatissime. Full Metal Jacket!


Johnny "Godfather" Manent

lunedì 16 ottobre 2006

Scelte

Meglio fare una scelta di cui ci si potrebbe pentire o pentirsi per non aver fatto quella scelta?

"Tutte le decisioni definitive sono prese in uno stato d'animo che non è destinato a durare".
(Marcel Proust)

Johnny "un pò Marzullo" Manent

giovedì 12 ottobre 2006

Come cambiare un bambino

1. Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni:

a) perché lo dice la mamma;
b) perché lo dice la suocera;
c) perché il bimbo ha cagato.

Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticità.
Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della merda.
Di solito accade così:
La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e piuttosto cretina:
'E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino... Cosa ha fatto l'angioletto?'
Poi la mamma va di là e vomita. A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra.
Il padre di destra dice: 'Che schifo!' e chiama la tata.
Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.

2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio. Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza.
Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino.
Far star fermo il bambino su quel piano è come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino. E' fondamentale non distrarsi mai.
Il neonato medio non è in grado quasi di girarsi sul fianco ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua.
Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.

3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello cheGadda chiamava "l'estruso".
E' il momento della verità.
Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre.
La zaffata è impressionante.
E'singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio.
Ma tant'è: non c'è niente da fare.
O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza.
Io, ad esempio, mi son convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt.
Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna.
Se guardate è più difficile.
Ma senza guardare... Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di merda.

4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina. Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una.
Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta.
Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette.
A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa si stare appesa come un idiota, dà uno strattone: se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un po' di cacca in giro.
Tamponate ovunque con le salviettine profumate.
Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo.
A quel punto la vostra situazione è: nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio.
Nella mano destra, una bomba chimica.

5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra. Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria.
Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da li spariranno nell'underground dei vostri vestiti.
La sera ne troverete traccia nei calzini.
Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calvè e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto avete praticamente finito.
A quel punto il bambino fa pipì.

6. Il bambino non fa pipì a caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un istintivo salto indietro.
Errore.
La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto.

7. Prendere il pannolino nuovo:
Capire qual è il lato davanti (di solito c'è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli). Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere.
Il sistema è stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude. Sì, ma quanto si chiude? Così è troppo stretto, così è troppo largo, così è troppo stretto, così è troppo largo.
Si può arrivare anche ad una ventina di tentativi.
E' in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire.
Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.

8. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino.
E' questo il momento degli automatici. Quando Dio cacciò gli uomini dal paradiso terrestre disse: partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con gli automatici.
Per chiudere un automatico bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, culo della madonna. Il numero degli automatici presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari.

9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrosserà. Pensate ai bambini in Africa e concludete: si arrossirà, e che sarà mai. Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiederà: 'L'hai messo il borotalco?'. Voi direte: 'Sì'. Con convinzione.

10. Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis. Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con sé stesso. Per almeno tre ore è convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa di Calcutta.
Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po' di destra.
Alcuni si spingono fino a consultare il settore 'Decappottabili' su Gente & Motori.
Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù. Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano.
In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.

Johnny "non mangerò mai più uno yogurt" Manent

lunedì 9 ottobre 2006

Una serata bellissima


Sabato sera mitica cena da Berto. Come vuole la tradizione delle cene non potevano mancare vino e cazzate.

Ritrovo alle 19.45 per l'aperitivo, stranamente mancava gente(del tipo c'eravamo solo io e Manu). Primo giro di aperitivo mentre aspettiamo gli altri. Verso le 20 ci siamo tutti, secondo giro. Si decide chi prende su l'auto e io porto a casa la mia. Alle 20.30 arriviamo da Berto e si comincia. Siamo in 12 e le bottiglie d'acqua sono 2 in fondo al tavolo, non sono indispensabili, alla fine della cena le bottiglie vuote saranno almeno una dozzina, quelle d'acqua non sono finite. Si mangia parecchio e beve pure, ogni tanto in alto i calici per i brindisi a quelli che mancano, a quelli che ci sono, per poi finire con brindisi a qualsiasi cosa si dicesse.

Alle ore 22.10 il Piscio va in bagno, cammina strano e getta nel lavandino perchè qualche idiota non usciva dal bagno (io). Il Piscio non torna più dal bagno, ogni tanto andiamo a controllare "Piscio come va?" sempre la solita risposta "Sto pisciando". Dopo quasi un'ora di "pisciata" il Piscio torna con una strana tonalità di bianco e si siede. Tutti lo guardiamo. "Piscio stai bene?" "No" risate generali.
Il Nonno si sente sollevato, qualcuno ha battuto il suo record in "Stamalo più alla svelta" che deteneva da un anno durante una cena da Berto dove ha gentilmente mostrato i suoi succhi gastrici alle 23. C'è però da considerare che il Piscio ha 10 anni di meno ed era la sua seconda balla.

Dopo la cena mentre il Piscio cominciava la sua seconda ora di stamalini, la gente rimirava due camion dei trasporti eccezionali, qualcuno faceva gli scherzi idioti al telefono(a noi che li stavamo guardando), qualcuno correva per Ghedi e qualcuno cercava di smerciare il Piscio sulla macchina degli altri(non riuscendoci).

Tappa successiva: Mulino, seconda casa del Bardo. Scendiamo dalla macchina, il Piscio ha fatto il bravo nel viaggio.
"Piscio come va?"
"Adesso meglio"
"Se ti serve qui c'è il bagno e lì il water"
"Sì sì ma adesso dormo e sto bene"
dopo 5 minuti il Piscio vomitava nel lavandino.

Aspettiamo Manu, Nico e il Nonno che si sono fermati in un bar a bere. Dopo un pò ci scazziamo e io, Gabo, Cighi e Ferro andiamo a bere qualcosa nel bar a 20 metri dal Mulino. Il Ferro gioca alle macchinette "Se vinco vi bago da bere", vince e non paga nada. Torniamo indietro.

Tornano i tre desaparecidos, Manu è visibilmente brillo e in quanto tale rompe i coglioni più del solito.

Come tradizione caffè dal Bardo, per preparare il caffè ci si impiega una media di 15 minuti perchè per qualche motivo c'è qualcuno che continua a spegnere il gas. Il caffè è per sei persone, non si trovano i cucchiaini, nessun problema perchè manca lo zucchero. Manca anche il caffè per farlo a chi non l'aveva ancora preso.
Mentre si beve il caffè, Manu comincia a ravanare negli armadietti e trova il cappello della bambola gonfiabile che avevamo regalato al Bardo, tempo cinque minuti e tutti l'hanno provato almeno una volta. Il Piscio è come se non ci fosse, si è seduto sul divano con le gambe accavallate ed è lì immobile da 20 minuti.

Andiamo ancora a bere qualcosa, il bar di prima è già chiuso, ne cerchiamo un altro e lo troviamo dopo mezzo chilometro. Altro giro. Nell'andata Ceco è finito(con l'aiuto di Manu) in una siepe e poi ha ben pensato che se saltava in groppa al Ferro lui lo tenesse. Il problema era che il Ferro pesa 30 chili e faceva fatica a stare in piedi da solo mentre Ceco peserà almeno 90 chili. Dopo 2 secondi erano in terra. Nel ritorno mentre un attore bravissimo faceva un'ottima imitazione del cantante delle Scissor Sister, Ceco pensa che se fa un placcaggio al Ferro questo lo regge. Cadono una seconda volta e Ceco diventa un nuovo Padre Pio ma se ne sbatte e continua a ridere.

Alle 3.30 finalmente torno a casa, mi metto nel letto e alle 4 dormo. Domenica mattina mi sveglio convinto che siano almeno le 7 di sera, guardo l'orologio, 8.30. Non mi sono più riaddormentato. Potete immaginare in che condizioni pietose posso essere oggi.

Ne è valsa la pensa. Serata spettacolare. Era una cifra che non mi divertivo più così.

Johnny "W Berto" Manent

venerdì 6 ottobre 2006

L'Italia delle lobby

Gli Enti locali si lamentano dei tagli previsti dalla finanziaria, dicono che anche aumentando l'ICI non riusciranno ad ottenere i fondi necessari. Nessun sindaco si è posto il problema di provare a spendere meno? Ogni anno i comuni e le pubbliche amministrazioni SPRECANO i nostri soldi per pagare licenze software che potrebbero evitare di pagare. Se comuni, province, regioni e tutti gli enti da noi pagati utilizzassero sistemi operativi open source e free sooftware avrebbero un notevole calo di spese. Spesso usano come scusa che aumenterebbero i costi per l'aggiornamento professionale degli impiegati. A me è capitato più di una volta di vedere al lavoro col pc questi impiegati e dato che le operazioni che devono fare sono le solite tre(altre non sarebbero in grado di farle) possono benissimo usare un'altra applicazione che per loro non cambierebbe niente, una volta imparati i nuovi tre tasti da schiacciare sarebbe tutto come prima. Un guasto al pc? Chiamo il tecnico come facevo prima. Devo aggiornare un software? Non ho una licenza da pagare.
Purtroppo chi di dovere non ha la mentalità del risparmio, se servono soldi tassa il possibile. Invece che aiutare il cittadino aiutano le solite lobby.

La cosa triste è che mentre l'Italia come al solito paga, nel resto dell'Europa alcune nazioni si sono già portate avanti come ad esempio Francia e Germania che nelle pubbliche amministrazioni hanno già cominciato a migrare al software libero.
Dalla Francia arriva un segna un segnale verso l'Europa ad adottare i formati liberi per i file come ad esempio Open Document. Che vantaggi ci sono rispetto ai documenti proprietari? Non si è legati a nessun software per leggere quel formato e non c'è nemmeno il pericolo che un file diventi incompatibile da una versione con l'altra dello stesso software.
Speriamo sia un segnale positivo.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha deciso di istituire un "Centro unico per la promozione della lettura". Ottima cosa. Purtroppo si è persa un'altra occasione, i partecipanti a questo centro sono editori, librai, Istituto Commercio con l'Estero, Regioni, Enti locali , Presidenza del Consiglio dei Ministri e cinque Ministeri. Le decisioni saranno dunque prese solo da coloro che ci guadagnano, biblioteche, scuole e università e associazioni culturali risultano ancora una volta emarginate. In questo centro si discuteranno cose di grande importanza come la riproposizione della legge per far pagare i prestiti in biblioteca. Vi invito a sottoscrivere l'iniziativa di Liber Liber per cercare di cambiare le cose.

Johnny "Ministro dell'Innovazione dove cazzo sei" Manent

lunedì 2 ottobre 2006

Ottobre


Johnny "tra un mese tocca a me" Manent