venerdì 6 ottobre 2006

L'Italia delle lobby

Gli Enti locali si lamentano dei tagli previsti dalla finanziaria, dicono che anche aumentando l'ICI non riusciranno ad ottenere i fondi necessari. Nessun sindaco si è posto il problema di provare a spendere meno? Ogni anno i comuni e le pubbliche amministrazioni SPRECANO i nostri soldi per pagare licenze software che potrebbero evitare di pagare. Se comuni, province, regioni e tutti gli enti da noi pagati utilizzassero sistemi operativi open source e free sooftware avrebbero un notevole calo di spese. Spesso usano come scusa che aumenterebbero i costi per l'aggiornamento professionale degli impiegati. A me è capitato più di una volta di vedere al lavoro col pc questi impiegati e dato che le operazioni che devono fare sono le solite tre(altre non sarebbero in grado di farle) possono benissimo usare un'altra applicazione che per loro non cambierebbe niente, una volta imparati i nuovi tre tasti da schiacciare sarebbe tutto come prima. Un guasto al pc? Chiamo il tecnico come facevo prima. Devo aggiornare un software? Non ho una licenza da pagare.
Purtroppo chi di dovere non ha la mentalità del risparmio, se servono soldi tassa il possibile. Invece che aiutare il cittadino aiutano le solite lobby.

La cosa triste è che mentre l'Italia come al solito paga, nel resto dell'Europa alcune nazioni si sono già portate avanti come ad esempio Francia e Germania che nelle pubbliche amministrazioni hanno già cominciato a migrare al software libero.
Dalla Francia arriva un segna un segnale verso l'Europa ad adottare i formati liberi per i file come ad esempio Open Document. Che vantaggi ci sono rispetto ai documenti proprietari? Non si è legati a nessun software per leggere quel formato e non c'è nemmeno il pericolo che un file diventi incompatibile da una versione con l'altra dello stesso software.
Speriamo sia un segnale positivo.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha deciso di istituire un "Centro unico per la promozione della lettura". Ottima cosa. Purtroppo si è persa un'altra occasione, i partecipanti a questo centro sono editori, librai, Istituto Commercio con l'Estero, Regioni, Enti locali , Presidenza del Consiglio dei Ministri e cinque Ministeri. Le decisioni saranno dunque prese solo da coloro che ci guadagnano, biblioteche, scuole e università e associazioni culturali risultano ancora una volta emarginate. In questo centro si discuteranno cose di grande importanza come la riproposizione della legge per far pagare i prestiti in biblioteca. Vi invito a sottoscrivere l'iniziativa di Liber Liber per cercare di cambiare le cose.

Johnny "Ministro dell'Innovazione dove cazzo sei" Manent

5 commenti:

Compagno di pranzi e cene ha detto...

in italia la parola innovazione è ben chiusa in cassaforte. I nostri politici hanno paura dell'innovazione, anche perchè con l'innovazione i primi a essere rinnovati sarebbero loro

yap ha detto...

concordo con il "compagno di merende"...

ogni volta che "proviamo" ad andare al passo con i tempi o con altri paesi europei chissà come mai inciampiamo sempre in cazzate...

vedi accessibilità.. e vedi adesso con software o altro...

perchè nn si pensa mai al "x' s spende tanto" e "come evitare queste cose" invece di dire: servono soldi? AUMENTO - LEVO DI QUA E AGGIUNGO DI LA...

io uso (nel mio piccolo studio) open office... tutti da me lo usano e nessuno che rompe... fa le stesse cose di OFFICE e strano ma vero nn spendo soldi x delle licenze...direi figata no?

ma noi siamo una nazione che cammina e segue l'evoluzione dei tempi o siamo il classico "zoppo" (con massimo rispetto x chi ha difficoltà motorie...nn voglio offendere) che arriva dopo quando ormai gli altri sono al passo successivo? e dove vogliamo arrivare? ci facciamo "belli" in europa ma credo che alla fine ne abbiamo di strada da fare!

a star bene gente....

Benni ha detto...

ammetto la mia ignoranza, ma non capisco nulla di questa storia sulle licenze per i software...che vuol dire? che i comuni devono pagare per ogni copia di windows che utilizzano?
Come si potrebbe avitare? cosa vuol dire "open office"? I feel so ignorant...

Johnny ha detto...

Cara Benny hai centrato in pieno. Devono pagare ogni copia di Window$, ogni copia di office e qualsiasi altro software che utilizzano. E si parla di molte migliaia di euro all'anno.
Per evitare basterebbe utilizzare dei software di cui non devi pagare la licenza. Uno di questi programmi e OpenOffice, che sarebbe l'equivalente di Office(il pacchetto che contiene Word, Excell, etc), solo che di OpenOffice non hai la licenza da pagare e ti permette di leggere e scrive in numerosi formati che tanti altri programmi simili possono leggere tranquillamente senza aver problemi come con quelli Miscro$oft.

Anonimo ha detto...

johnny, quanto hai ragione!!!

ps: col tuo template alla matrix, peraltro fichissimo, a leggere si diventa cechi. per alcuni minuti è come avere la vista a tapparella.