martedì 18 ottobre 2005

Leggende universitarie

Esame di anatomia. "Signorina, qual e' l'organo che puo' dilatarsi fino a 20 volte rispetto alla misura a riposo?".
La studentessa, tutta rossa: "Il pene?".
Il professore: "No, e' la pupilla; comunque complimenti al suo ragazzo!".

Esame di letteratura latina. Si presenta al vecchio professore una tipa ossigenata, in minigonna e scollatura vertiginosa, con trucco piu' che pesante e con in bocca una sigaretta accesa. Il prof. la guarda impassibile, quindi chiede: "Signorina, mi dica, che cosa disse Enea lasciando la sua citta' in fiamme?". E la tipa, languidamente: "Mah non saprei...".
E il prof., porgendole il libretto: "Addio, Troia fumante!".

Esame di anatomia, scena muta sugli organi genitali femminili. Il professore, sadicamente, dice con disprezzo allo studente: "Guardi, le do 20000 lire, lei stasera tardi va nella zona del porto e vedra' quante signorine le spiegano volentieri queste cose..." Lo studente incassa (in tutti i sensi) e torna all'appello successivo. Conquistato un soffertissimo 18 e firmato lo statino lo studente mette 10 sacchi in mano all'incredulo professore, commentando: "Sua moglie prende di meno".

Esame di Idraulica all'Universita' di Genova. Tocca ad una giovane e bella studentessa, che viene chiamata dal professore alla lavagna. Lui le da' un gesso in mano, quindi dice: "Bene, signorina, dunque, vediamo un po'... Ecco, si', mi faccia una pompa!". (Pare che l'aula sia esplosa in quasi un minuto d'orologio di applausi e grida varie).

Esame di Fisica all'Universita': il professore lancia un mazzo di chiavi allo studente e gli chiede: "Che tipo di moto è questo?". Lo studente rilancia le chiavi al professore e risponde: "Lo stesso di questo".

Si racconta di un professore con l'abitudine di usare un intercalare piuttosto volgare durante le lezioni. Un giorno le ragazze che seguivano il suo corso, esasperate, si misero d'accordo per uscire in blocco dall'aula alla prima parolaccia che il professore avesse pronunciato; i ragazzi, però, venuti a conoscenza della cosa, riferirono tutto al professore. Così il professore il giorno dopo entrò in aula dicendo: "Ho visto fuori dalla porta un elefante con un cazzo lungo così!". Immediatamente, come d'accordo, le ragazze si alzarono e fecero per andare verso la porta, ma lui le bloccò dicendo: "Non correte, è già andato via..."

Esame di filosofia. Il professore mostra un mazzo di chiavi e chiede: "Dunque, giovinotto, mi dimostri che queste sono mie...". Lo studente (preso malissimo): "Ehm, sì, quindi, ehm...". Professore: "Allora, che aspettiamo?". Studente: "Io, dunque... Aristotele... ehm...". Professore: "Se ne vada, torni al prossimo appello". Studente (si alza e fa per portarsi via le chiavi): "Arrivederci...". Professore: "Ma che cosa fa? Dove va con le mie chiavi?". Studente: "Ah, ecco: dimostrato che sono sue!". Professore: "Promosso".

Durante il corso di Economia Aziendale per Ingegneria a Pisa, nell'anno accademico 1997/98, dei tizi si sono presi la briga di fare per tutto il semestre la firma di frequenza di una tale PINA BELLATO, che il professore ha ripetutamente chiamato a squarciagola durante l'appello all'esame. (Provate a chiamare prima il cognome e poi il nome) (L'aneddoto e' riferito anche ad una certa NARA BOCCHI)

Si parla del liquido seminale maschile, il prof. spiega che é ricco di fruttosio, quando una delle ragazze in prima fila afferma tranquillamente "ma professore, non é dolce". Il professore le risponde: "qualcuno spieghi alla signorina che il dolce si sente sulla punta della lingua e non in fondo alla gola.".Un scroscio di applausi da parte dei ragazzi e la studentessa si alza piangente, o quasi, per fuggire dall'aula. Non si é mai più ripresentata in facoltà.

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