martedì 30 maggio 2006

Ho uno strano senso della giustizia

La ragazza che vedete nella foto, per chi non l'avesse riconosciuta, è Erika De Nardo. Questa ragazza che ride felice e sembra apparentemente normale in realtà ha ucciso sua mamma e il suo fratellino di 6 anni.
La prima volta che ho visto questa foto mi sono chiesto: "Ma che cazzo ha da ridere", poi ho acceso la tv e ho visto che in tutti i tg c'era almeno un servizio su di lei e ho capito cosa aveva da ridere. Dopo aver massacrato con 97 coltellate sua madre e il fratellino, essere condannata a (soli) 16 anni di carcere ora è diventata una showgirl. Se andiamo avanti così ce la troviamo a Buona Domenica.
Il motivo per cui hanno fatto un servizio su di lei è perchè è uscita dal carcere per giocare una partita di pallavolo con le sue compagne detenute. Un ottimo premio per una ragazza, definita dai giudici sana di mente, che dopo 5 anni dal duplice massacro dichiara di non provare sensi di colpa.
Anzichè farla giocare a pallavolo io l'avrei mandata a lavorare in fonderia così magari la prossima volta ha altro a cui pensare invece di ammazzare le persone.

Complimenti a Studio Aperto che ne ha parlato per tre giorni con servizi uno più strappalacrime dell'altro.

Johnny "se lo merita..." Manent

12 commenti:

Anonimo ha detto...

La giustizia se ne sta andando a farsi....
E di tutti quei detenuti per i quali si continua a chiedere ingiustamente le grazie?
Già le pene sono molto brevi, e in piu graziamoli anche!

Il Pianista ha detto...

hai centrato il problema. in italia il dramma è che di un caso come questo continuano a parlarne i media con tono sempre più strappalacrime.
I tg che diano le notizie importanti che spesso occutano altro che la commovente partita di pallavolo di una che è e deve rimanere in galera.
Studio Aperto? cosa è, un gossip magazine?

Johnny ha detto...

Sinceramente sono contrario anche io agli sconti di pena e alle grazie. Non mi importa se adesso fanno i bravi, dovevano evitare di fare i coglioni prima. Hanno sbagliato e devono pagarne TUTTE le conseguenze.
Perchè non vengono punite le persone che fanno sconti di pena o regalano gli arresrti domiciliari a coloro che una volta fuori commettono ancora dei reati se non addirittura degli omicidi?
Daltronde cosa ci si può aspettare da un paese dove ci sono persone che possono rendersi latitandi per 40 anni e mafiosi che comandano direttamente dal carcere?

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Sulla grazia l'argomento è un po' più complesso. per quanto riguarda erika l'errore non lo fanno i tg, e stavolta non solo studiio aperto, perchè io guardo quelli rai e il servizio c'è stato uguale. L'errore lo fanno i cittadini che dovrebbero protestare con lettere alle redazioni di disgusto. Invece a molti purtroppo interessa di più un servizio del genere che il servizio di politica etc etc

Anonimo ha detto...

Johnny... la penso esattamente come te... però secondo me i media gonfiano molto la cosa... conosco bene chi vive accanto ogni giorno a Erika da quando l'hanno trasferita a Brescia... lui non la descrive come l'hanno fatta vedere in televisione.. e ti garantisco che con questa persona ci ha a che fare giorno dopo giorno....
Ma poi scusa Johnny... anche se hanno immortalato un suo sorriso... che c'è di male? Che ne sai di quello che prova.. con questo non la difendo anzi.. se fosse per me ci sarebbe la pena di morte!!!

Johnny ha detto...

Io non ho detto che è stato un male il fatto che la facciano vedere sorridente, è stato un male tutto quello che ci hanno fatto intorno, è stato un male farle il regalo di uscire a giocare a pallavolo. può provare quello che vuole ma deve pagare per il massacro che ha fatto senza sconti e senza premi.

Anonimo ha detto...

hai scritto "cazzo c'ha da ridere".
ma che ne sai?
io sicuramente nulla e non mi permetto di giudicare.
ha fatto un massacro e deve pagare, chiaro.
ma è anche una ragazzina che ha avuto un permesso per uscire dalle mura del carcere per farsi due tiri a pallavolo.
non per andare a trovare la sua famiglia (come chiede il suo complice), visto che lei la sua famiglia l'ha massacrata.
mi disturbano assai i giudizi da parrucchiera.
grazie e amnistie sono argomenti complessi e delicati.
in un errore giudiziario o in un atto di clemenza si racchiudono destini, le VITE, di PERSONE, che nella maggior parte dei casi hanno commesso delitti che hanno leso altre persone, ma in altri casi no, o non direttamente (sofri? bompressi?).
certo, la giustizia in italia è in crisi da anni, ma ha pure subito per cinque anni un ininterrotto attacco di deligittimazione...
vabbè. mi fermo qua.

ciao m

Johnny ha detto...

Se ci fosse il dubbio che lei non abbia commesso il fatto ti darei ragione ma visto che non di dubbi non ce ne sono non capisco perchè debba avere queste "agevolazioni".
Il senso di questo post era principalmente incentrato su Erika e io una così col cavolo che la mando a giocare a pallavolo.
Non ho ben capito, secondo te se uno è indirettamente lede altre persone non è meritevole di punizione? Del tipo uno è il mandante dell'omicidio ma non lo commette materialmente deve uscirne pulito?

Anonimo ha detto...

due cose:
la pena in italia comporta un percorso di "redenzione" o "reinserimento".
se in questo percorso c'è l'attività di pallavolo che comporta una uscita all'anno io non ci trovo nulla di male.
o invece tu credi che un omicida debba restarsene in carcere a marcire, senza fare nessuna attività?
i tre ragazzi assassini di leno staranno seguendo un percorso simile. stanno svolgendo attività e prima o poi avranno permessi e inizieranno ad uscire dal carcere.
se non hanno avuto il carcere a vita, prima o poi, escono.
anche a me fa riflettere che per omicidi ci siano pene di pochi anni. ma assodata la sentenza, ritengo giusto il diritto del carcerato a percorrerre un percorso.
secondo: il mandante deve essere punito. ma la vicenda giudiziaria di sofri è una sentenza politica, che a distanza di tanti anni deve essere rivista.
ci sono fasi politiche nelle quali alcune azioni (come essere leader di un movimento estremista) hanno comportante sentenze "esemplari" e altre (ad esempio partigiani) colpi di spugna.
bisogna contestualizzare.

Il Pianista ha detto...

concordo con l'anonimo sulla vicenda Sofri.
In italia sembra che chi subisce sentenze politiche debba essere l'unico a pagare per tutti.

SOYUZ1968 ha detto...

Mah sembra Gianpiero Borghini che ridacchiava ai fischi e alle accuse della folla alla manifestazione del 25 aprile.....gente irrecuperabile!

Ma gli psichiatri e i criminologhi fanno le perizie oppure si prendono i soldi delle consulenze del tribunale?

Johnny ha detto...

@anonimo:
primo: secondo me questo percorso di reinserimento dovrebbero farlo alla fine della pena e solo dopo un attento esame.
secondo: per il caso Sofri e Bonpressi ho già detto che mi tengo qualche riserva non conoscendo bene come siano andate le cose. Io non metterei allo stesso livello partigiani e appartenenti ad un gruppo estremista.

@pianista: vedi sopra

@soyuz: una delle cose che mi ha dato fastidio per questo premio è il fatto che lei è stata dichiarata sana e non si è ancora pentita di quello che ha fatto