lunedì 20 marzo 2006

Io non mi sento italiano

Sono un informatico che il 9 aprile deve votare insieme agli altri italiani, nei programmi elettorali non si dice praticamente nulla del campo in cui lavoro. Le leggi che riguardano l'informatica sono il frutto di persone che dimostrano di non saper nemmeno accendere un computer, dal punto di vista informatico e dell'innovazione tecnologica siamo un paese retrogrado.
In questo momento per descrivere il mio pensiero non ci sono parole migliori di quelle del mitico Giorgio Gaber.

Io non mi sento Italiano

Io G. G. sono nato e vivo a Milano
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.
Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi.
Mi scusi Presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo bel Paese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.

Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato.
E' anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che è tutto calcolato
e non funziona niente.
Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione.
Persino in parlamento
c'è un'aria incandescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
Ma a parte il disfattismo
noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato
che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui m'incazzo
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos'è il Rinascimento.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo bel Paese
forse è poco saggio
ha le idee confuse
ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.

Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c'è un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino.
Mi scusi Presidente
lo so che non gioite
se il grido "Italia, Italia"
c'è solo alle partite.
Ma un po' per non morire
o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa
facciamo anche l'Italia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono.

Johnny "italiano" Manent

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono nato nella giungla a 2 passi dal vaticano, sotto un albero di souvenirs democratico e cristiano. sono nato nella giungla delle raccomandazioni, quelle fatte alla madonna e ai politici imbroglioni. benvenuti nella giungla, sono nato dove il sacro va a passeggio col profano dove l'anima si salverà ma ha bisogno di una mano dove anche Gesù Cristo che era un tipo eccezionale, sembra essersi alleato con qualcuno al quirinale e combatte fianco a fianco per la legge finanziaria solo perché quel politico possa darsi qualche aria. benvenuti nella giungla c'è un casino, c'è una grande confusione, e una grande coalizione, gli sciacalli hanno il potere e combattono il leone perché il re è vecchio e sfinito, l'atmosfera è di anarchia, non ci sarà più nessun rispetto e nessuna garanzia. benvenuti nella giungla questa giungla è casa nostra non vogliamo più violenza, ma per tutti i prepotenti non vogliamo indifferenza guarda quello che hanno fatto alla gente che s'è arresa certe volte un pugno in faccia è legittima difesa benvenuti nella giungla, benvenuti nella giungla!

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Capisco la sensazione...